giovedì 29 dicembre 2016

STEP 19: ANATOMIA DEL COLORE

Buongiorno a tutti, oggi ho deciso di fare qualcosa di diverso dal solito, non darò informazioni scientifiche riguardo al colore grigio tè verde, bensì lascerò il posto lui. Si avete capito bene, proprio a lui! Ora penserete che sono pazza perché in tutto questo tempo ho cercato di chiarire il fatto che i colori non esistono realmente in natura ma che sono effetti di radiazioni elettromagnetiche, aventi determinate lunghezze d'onda, assorbite dai fotorecettori, uniti alla nostra capacità cognitiva di elaborarli. Ma provate ad uscire dagli schemi per una volta e immaginare cosa succederebbe se i colori diventassero delle persone.

Ciao a tutti, mi presento: sono il Grigio tè verde. Molto probabilmente, pochi di voi sanno chi sono ed è proprio per questo motivo che oggi sono qui, per raccontarvi la mia storia…
Molti anni fa, mio padre, detto il Grigio, si trovava nella lontana Cina, per questioni di lavoro. Era un uomo equilibrato, sempre oggettivo, ma purtroppo era sempre molto triste. Veniva considerato da tutti come un “bianco sporco”, in quanto, essendo nato dall’unione del Bianco e del Nero, non aveva un colore. Per questo motivo dedicò la sua vita al lavoro, pensando di non poter mai essere felice. 



Fino a che non incontrò lei…
Era una calda sera d’estate e mio padre si trovava su una panchina, intento a lavorare, quando alzò lo sguardo e vide la ragazza più bella che avesse mai visto, intenta a ballare leggiadra in mezzo a una folla. Ne fu subito rapito e qualcosa di diverso scattò in lui: decise di voler uscire dalla sua monotonia e così corse verso di lei, per poterla conoscere. Quando fu a un metro di distanza da lei, i loro sguardi si incontrarono. Lui notò la sua bellezza, il suo colore verde, così brillante ed elegante. Ad un tratto lei si fermò di fronte a lui. “Ciao straniero”, gli disse, “Io mi chiamo Thea Sinensis, tu chi sei?”. Mio padre con un filo di voce disse: “Sono Grigio”. Lei sorrise della tua timidezza, che non vide come un difetto come facevano tutti, bensì come il gesto più dolce e rispettoso che qualcuno le avesse mai fatto. La folla che li circondava si disperse e rimasero soli. Ancora oggi mio padre non sa dove trovò il coraggio per chiederle di rimanere con lui, in modo da poterla conoscere meglio. Lei gli disse che era nata in Cina, precisamente nella provincia dello Yunnan, e che per le sue proprietà antiinfiammatorie, aiutava chi aveva bisogno di lei. Parlarono per ore, ore e ore, e si innamorarono. Lui vide in lei la speranza di una vita migliore; lei lo aiutò ad accettarsi così com’era, e gli fece capire che in un mondo di miliardi di colori, c’è sempre bisogno di equilibrio. 


Dalla loro unione nacqui io, il Grigio-the verde, un colore che emana tranquillità e calma, che si mimetizza con gli altri, ma senza il quale il mondo sarebbe un posto più brutto, non vi pare?

Ulteriori informazioni oltre al link del tè verde sono riscontrabili:
https://it.kusmitea.com/origini-del-te.html
http://www.biotea.it/it/content/10-la-pianta-del-te

venerdì 23 dicembre 2016

STEP 18: LE ARTI PITTORICHE

Dopo aver affrontato dei post in cui emergeva l'utilizzo del colore nella comunicazione, in questo mi soffermerò sull'arte. Dopotutto la comunicazione pubblicitaria e non, è pur sempre arte, poiché si tratta di una forma di creatività ed espressione estetica, con la quale si vuole trasmettere emozioni e messaggi. Prima della rivoluzione digitale i metodi di espressione erano analogici, manuali, nel quale l'artista( che ricopriva spesso il ruolo di ambasciatore di un messaggio o ancor più di un ideale), spesso attraverso i dipinti, esprimeva le sue opinioni, il suo punto di vista sul mondo sociale, morale, etico e religioso. Nei dipinti sono presenti innumerevoli colori derivanti o dal loro diretto utilizzo, o a causa di una miscela di più colori, e questo ha fatto si che si presentassero dei colori a cui non era ancora stato dato il giusto nome. Uno di questi è proprio il colore  grigio tè verde, basti pensare all'opera di Viktor Oliva "Absinthe drinker "del 1901.




Cafè Slavia, Praga
Data: 1901
Tecnica: olio su tela

Intorno al 1903, quindi 2 anni dopo, il pittore festeggiava insieme ad un'amica, e scrisse nel suo diario: " Come io guardai attraverso il mio bicchiere [champagne], e vide la sua bella forma, sembrava come se la fata verde si era nuotare dentro. Che meraviglioso accoppiamento che sarebbe!"
Assenzio e Champagne!



giovedì 15 dicembre 2016

STEP 17: IL BREVETTO

Il colore Grigio Tè Verde, dopo aver eseguito diverse ricerche, non compare, così come lo consideriamo, in alcun brevetto. Ma questo post è dedicato a questo attestato, che va a tutelare e valorizzare delle innovazioni tecniche grazie proprio alla possibilità di assumere il diritto temporaneo di realizzare, sfruttare e modificare una qualsiasi invenzione concreta e non. A tale proposito fornirò due brevetti.

-Il primo riguarda il metodo di lavorazione primaria del tè verde:
Green tea primary processing method
Numero di pubblicazione : CN 104171050 A
Tipo di Pubblicazione : richiesta
Numero Domanda : CN 201410345726
I dati di Pubblicazione : 3 dic 2014
Dati di Registrazione : 18 luglio 2014
I dati di priorità : 18 luglio 2014
Inventori : Cheung HOK-ming
candidato : Huoshan County, San Ming tè Co, Ltd

-Il secondo brevetto riguarda la creazione di illustrazioni realistiche per il camuffamento nelle divise mimetiche tipiche dell'esercito e riconducibili anche all'uniforme grigio-verde italiano:


Numero di pubblicazione US20140294297 A1

Tipo di Pubblicazione : richiesta
Numero Domanda : US 14 / 083.785
I dati di Pubblicazione : 2 ott 2014
Dati di Registrazione : 19 Nov 2013
I dati di priorità : 19 nov 2012
Pubblicato anche:US9208398
Inventori : Michael A Rosswog , Karen Skolnick
Assegnatario originale : Nta Enterprise, Inc.

lunedì 12 dicembre 2016

STEP 16: IL DESIGN

L'indirizzo di studio universitario che ho deciso di intraprendere è quello di design e comunicazione visiva, per cui è arrivato il momento di affrontare il colore anche in questo settore: il DESIGN.
Tra le varie ricerche è apparso un prodotto dall'estetica poetica proprio perché riprende il mondo naturale sia nel colore (così come anche il grigio tè verde), che nella forma.
Blom è una lampada da tavolo di piccole dimensioni disegnata da Andreas Engesvik nel 2013, designer norvegese, divenuto famoso in campo internazionale per la sua capacità di trasferire in oggetti di uso quotidiano emozioni, suggestioni, idee.
Lo spazio viene ottimizzato grazie alle ridotte dimensioni poichè è alta 24 cm, con un diametro di 15 cm. Blom è un apparecchio luminoso leggero, che si presta ad essere maneggiato, spostato e adattato alle esigenze dell’utilizzatore. Il nome, la contrazione del termine blomst, fiore in norvegese, deriva dalla forma della lampada che, dotata di pale simili a dei petali, ricorda appunto un fiore. La quantità di luce è regolabile grazie ai due petali che avvolgono il diffusore e che, ruotando sulla base, consentono di schermare il flusso luminoso, personalizzandolo a seconda delle esigenze: con i petali allineati l’emissione di luce è massima. La lampadina, fluorescente compatta, garantisce una buona efficienza luminosa a un basso consumo energetico. La base in metallo assicura stabilità alla lampada; a lampada accesa, i petali in policarbonato, mantengono una temperatura che consente l’interazione senza il rischio di scottature. Sono state effettuate diverse variazioni cromatiche tra cui, quella grigio verde, proprio in base alle emozioni e suggestioni che possono suscitare all'utente (in questo caso calma e tranquillità grazie al colore tenue ma soprattutto un senso di intimità che si adatta alla stanza prediletta).
http://www.lovethesign.com/prodotti/illuminazione/lampade-da-tavolo/fontanaarte/lampada-da-tavolo-blom 





STEP 15: LA PUBBLICITA'.

Come ben si sa, nell'epoca dei grandi artisti, dei grandi artisti maledetti, a cavallo tra l' '800 e il '900, era molto diffusa l'assunzione della cosiddetta "Fata Verde". Si tratta dell'assenzio, bevanda alcolica proveniente dalla pianta scientificamente denominata Artemisia absinthium, un arbusto piuttosto comune nelle zone alpine, di colore verde argentato e di sapore estremamente amaro.
In realtà  era già noto agli Egizi e si ritrova citato nel papiro di Ebers del 1600 a.C., ma trova la sua maggiore notorietà grazie ai grandi artisti che ne fecero abuso smodato proprio perché attribuivano molta parte della loro creatività a questo liquore. Fra i più noti si ricordano Paul Gauguin, Vincent van GoghToulouse Lautrec, Charles Baudelaire, Paul Verlaine, che lo beveva preferibilmente al Café Procope, Arthur Rimbaud, che addirittura fondò un'Accademia dell'assenzio.
Pittori e scrittori non si limitarono a nominarlo nelle loro opera, infatti molti si dedicarono alla creazione di veri e propri manifesti pubblicitari, in cui vennero usate diverse tonalità di verde proprio a celebrare il colore della bevanda, e tra questi è possibile scorgere il grigio tè verde e il tè verde nel vestito della "fata verde" del primo manifesto dell'assenzio Blanqui, insieme alla decorazione in pieno stile Art Nouveau; e nello sfondo e scritta promozionale del secondo manifesto di Henri Privat-Livemont:
     

                            

sabato 10 dicembre 2016

STEP14: CHIMICA DEL COLORE

Dopo avere abbandonato, per qualche post, l'analisi scientifica del colore, all'interno di questo la riprenderò, andandolo ad analizzare, questa volta, dal punto di vista chimico.
Il pigmento di cui parlerò presenta un colore molto simile al grigio verde, di qualche tono leggermente più scuro del grigio tè verde. Si tratta della "terra verde", generalment di provenineza della zona di Prun a Verona. La sua lavorazione prevede la depurazione, l'asciugatura e la macinazione con i mulini a palle. Viene molto utilizzato nel campo artistico per la caratteristica di semitrasparenza.
                          

I principali responsabili della colorazione sono: silicati ferrosi e ferrici di potassio, manganese, alluminio più ossidi di Fe, Mg, Al, K(maggiori informazioni qui, nelle pagine 29/30). Si tratta di particelle grosse, rugose e non omogenee, presentante un Ph= 7 e con una densità di 2,60 gr/cm^3. Questo pigmneto di origine inorganica, minerale e naturale era conosciuto dai Greci e dai Romani e utilizzato durante il medioevo ed il rinascimento. Si ottiene dalla decomposizione dell'angite in acido cloridrico diluito che viene successivamente purificata e dai minerali di Glauconite e Celaudonite. Il verde di calce è terra verde colorata con le aniline. E' un verde dalla tinta spenta ma solidissima, e nel Medioevo veniva utilizzato anche al posto del bolo armeno per la preparazione dei fondi di argento.

martedì 6 dicembre 2016

BLIND STEP13: IL FUMETTO

Oggi, a differenza delle altre volte, presenterò un post in qui non si parlerà della nostra realtà così come siamo abituati a viverla o della storia, bensì mi dedicherò ad un argomento che appassiona milioni di persone nel mondo. Si tratta di una alternativa alle storie romanzate nei libri ma che mantiene il suo fascino grazie alla correlazione con delle immagini. Sto parlando dei fumetti. Essa è una vera e propria forma d'arte, in cui il mondo della scrittura e quello del disegno trovano un punto di incontro. Non essendo riuscita a ritrovare il grigio tè verde, nella sua accezione cromatica, all'interno dei dialoghi, mi sono orientata sul colore verde. Il verde è molto utilizzato nei fumetti,basti pensare ai supereroi come "Green Arrow" o "Hulk", ma anche "Diabolik" che si ritrova a dover rubare uno smeraldo per regalarlo alla sua donna come omaggio ai sui occhi verdi.
Ebbene qui forniró altri esempi differenti e meno ricercati.

"L8 ", precedentemente conosciuto come" Little League ", è un progetto parallelo di" Gifted ", che vede come suo creatore Yale Stewart. Si tratta di un webcomic settimanale, che segue le avventure di famosi personaggi,quali bambini, nella scuola elementare. Per lo più divertente, con un pizzico di pathos, che dovrebbe essere una lettura piacevole per tutti i fan di personaggi DC Comics così come le persone che amano la tradizionale scrittura fumettistica.
In quasta vignetta il colore verde viene utilizzato come parte del nuovo nome di uno dei piccoli supereroi "Green nightlight", dovuto proprio al colore della sua tutina.


Altro esempio è quello di "Green hornet" disegnato da Christopher Jones per l'uscita dell'omonimo film uscito nel 2011, che racconta la storia e le avventure dell'eroe improvvisato Britt Reid: 



È presente anche il fumetto "Code Green", uscito per la prima volta nell'Agosto 2009 come settimanale, e si focalizza sull'emergenza ambientale, creando delle vignette provocatorie.


domenica 4 dicembre 2016

STEP12: RICETTA CON IL TÈ MATCHA


Come si può notare, il nome del colore,ossia grigio tè verde,presenta all'interno un componente utilizzabile nell'ambito culinario, ovvero il tè verde. A proposito di ciò, vorrei affrontare in questo post tale argomento,dato che pochi sono a conoscenza del fatto che il tè non è solamente ingeribile attraverso l'infusone in acqua, ma si possono creare dei veri e propri piatti differenti pronti per essere serviti ad amici, parenti ma anche nelle strutture specializzate. Per tale motivo proporrò una delle ricette che più mi ha incuriosito e allettato.

BISCOTTI AL TÈ MATCHA  _per 45 biscotti

INGREDIENTI
L’ingrediente principale della ricetta di oggi è il tè Matcha, un tè verde giapponese in polvere che si ottiene dalle foglie e dai germogli essiccati del tè.
  • 4 cucchiaini di tè verde Matcha
  • 2 albumi d'uovo
  • 200g di mandorle in polvere
  • 1 baccello di vaniglia
  • 200g di zucchero a velo
  • pinoli per ricoprire i biscotti: quanto basta
PREPARAZIONE


La prima cosa da fare per preparare i biscotti è montare a neve ferma gli albumi con metà dello zucchero. Poi tritare finemente le mandorle, precedentemente tostate in un mixer (1), in seguito metterle in una ciotola e unirle al restante zucchero. Aggiungere, poi, i semi di una bacca di vaniglia e il tè Matcha (2). Mischiare (3) e aggiungere gli albumi montati a neve (4).






Mescolare con una spatola fino ad amalgamare tutti gli ingredienti (5). Prendere,                      poi, dell' impasto con un cucchiaio (circa 10 gr) e con i palmi delle mani inumidite            realizzare delle palline (6).




Fare rotolare le palline così ottenute in un contenitore dove sono stati messi i pinoli(7,8).   Disporre i biscotti su una teglia rivestita con della carta da forno (9) e lasciare                    cuocere i biscotti al tè Matcha in forno caldo per 15 minuti circa a 170 gradi.

sabato 3 dicembre 2016

STEP11: DOCUMENTO

Come è possibile osservare in alcuni post precedenti ho spesso nominato personaggi celebri e situazioni storiche che rimandano direttamente ad un fatto accaduto prima dell'inizio della Prima Guerra Mondiale in Italia nell'esercito italiano. Ebbene, approfitto di questo post per approfondire l'argomento. Nel giugno del 1908 uscì un articolo, esattamente il n.25, nella "Domenica del Corriere"che esordiva con questa frase:  "In seguito al felice esperimento fatto testé a Roma dal 47° Fanteria parte dei cui uomini vestono già la nuova uniforme, questa verrà presto adottata da tutto l'esercito nazionale. È di colore grigio-verdognolo, che rende il soldato quasi invisibile a qualche centinaio di metri".
A completare l'articolo vi erano le tavole illustrate dell'ormai famoso Achille Beltrame:
L'talia, nonostante avesse vantato sempre le più belle uniformi, cono colori sgargianti, le sostituisce, un un certo punto della storia, con l'abbinamento di colori monotoni e prosaici definendo l'uniforme "grigio-verde". Inizialmente i colori e gli accessori nelle divise erano necessari al fine di riconoscere un reggimento, una batteria e un'unità, ma soprattutto il nemico. Ma, a causa dell'arrivo delle armi da fuoco sempre più precise, i combattimenti avvenivano a distanze sempre maggiori, per cui non era necessario un riconoscimento, anzi l'esigenza era quella di mimetizzarsi per non essere colpiti.Si effettuarono diversi esperimenti con il colore blu e quello grigio-verde, e si giunse al risultato che a 600 metri su 24 sagome grigie ne furono colpite tre, mentre quelle blu furono colpite 24 su 24.
Forti di questo risultato, un anno dopo, quaranta alpini del 5° Reggimento indossarono l'uniforme grigioverde disegnata da Brioschi(presidente della sezione di Milano del Club Alpino Italiano) e da Etna(tenente colonnello, comandante il battaglione Morbegno del 5° Reggimento Alpini). Nacque, così, quello che venne ribattezzato il "plotone grigio". Le manovre che il "plotone grigio" effettuò con il resto del reggimento dimostrarono l'efficacia della nuova uniforme. Era nato il grigio-verde, la nuova uniforme del Regio Esercito Italiano. Nel 1908 essa venne adottata per la fanteria di linea, i bersaglieri, gli alpini e l'artiglieria. Nel 1909 venne estesa a tutti gli altri corpi eccetto i carabinieri. Per gli Ufficiali la divisa era in tessuto "cordonato grigio-verde" uguale per tutti i corpi. Finita la prima guerra mondiale il grigioverde, che inizialmente era stato osteggiato da molta parte dell'Ufficialità in quanto sembrava distruggere tante precedenti tradizioni delle uniformi, divenne ormai del tutto assimilato. L'uniforme grigioverde si identificò con la vittoria della Grande Guerra.

mercoledì 30 novembre 2016

STEP 10: EMBLEMA

Il grigio miscelato al verde non è solo riconosciuto nell'ambito del cromatismo, infatti è interessante quanta importanza storica abbiano questi termini associati. Uno di questi è la famosa bevanda GrigioVerde

Si tratta di un liquore ma anche di un cocktail tipico del nord Italia a base di grappa(che permette di introdurre una nota grigia nella bevanda), menta( che rende la soluzione tendente al verde) e, a volte, viene diluito con acqua(sia allo stato liquido che ghiacciato). Il cocktail venne denominato così a causa dell'associazione con il colore grigio verde delle divise militari della prima guerra mondiale. Secondo la tradizione veniva consumato al mattino prima di dirigersi al lavoro da agricoltori, muratori e netturbini. In Veneto, in particolare, veniva consumata alla "bottega", ovvero il bar dei poveri che offriva ristoro dal freddo. Venne poi anche prodotto industrialmente. Il colore, oltre ad essere ripreso nel nome grazie alle componenti di cui è costituito e oltre all'associazione storica, riecheggia anche nella aromaticità dell'etichetta



domenica 27 novembre 2016

STEP 09: ABBECEDARIO

In questo post , a differenza degli altri, non effettuerò un'analisi nelle varie discipline del colore, bensì cercherò di esaminare la lingua italiana in tutte le sue sfaccettature andando a ricreare un abbecedario contenterete una parola, che passa da un aggettivo, sino ad arrivare a nomi (magari di piante o animali) che presentano un collegamento con il colore grigio tè verde.

A= Absinthe







B= Bulbasaur






C= cadaba









D= D'annunzio "quei pezzi di g. che restavano nelle ferite"(Cit.)












E= energia verde







F= fagiolini






G= garcinia








H=  Helichrysum







I= Infuso










L= "Lanterna verde"












M= muffa









N= Nenufaro










O= Ophiopogon








P= parrocchetto dal collare







Q= quadrifoglio










R= ramarro









S= Slataper









T= tè








U= "Uniforme grigio verde"












V= Viotti












Z= zuppa












sabato 26 novembre 2016

STEP 08: FRASI CELEBRI E CREDENZE POPOLARI

Precedentemente ho trattato un posto riguardante la Scienza, ovvero un sistema di conoscenza ottenute attraverso una fase di processi metodici che portano ad una verifica empirica. Questa permette di di giungere ad una descrizione di un fenomeno oggettiva, presentante delle vere e proprie leggi che li regolano. Ma prima di tutte queste rivoluzioni scientifiche vigevano le credenze e i detti popolari, descrizioni irrazionali che influivano sul pensiero delle persone che la adottavano come vera legge regolatrice dei fenomeni. Sostanzialmente si trattava della presenza di una relazione causale. Nonostante siano passati secoli, molte di quelle credenze vivono ancora intorno a noi. Presenterò alcune credenze, superstizioni, ma anche alcuni detti entrati a far parte del nostro linguaggio colloquiale, che riguardano il colore verde e grigio, ma anche il tè.

FRASI CELEBRI E DETTI POPOLARI:

-Un bagno rinfresca il corpo, una tazza di tè lo spirito. (Proverbio Giapponese)

-“Il primo infuso è per il gusto. Il secondo infuso è per il piacere. Il terzo infuso è per l’occhio. Il quarto infuso è per il rilassamento” (saggezza popolare cinese)

-C'è chi ha bisogno del blu, chi del grigio, chi dei colori accesi e chi del loro stingersi; a qualcuno fa bene fissare per ore un intenso riverbero, un altro deve stare più attento, anche il mare che luccica e
trema nel meriggio a qualcuno mette in cuore malinconia, o forse una felicità così intensa che sembra malinconia e dunque va dosata con attenzione. (Claudio Magris, Microcosmi, 1997)
-vedere i sorci verdi


-avere il pollice verde;

-numero e spazio verde;

-verde speranza;

-verdoni (dollari, in inglese, greenbacks);

-l’erba del vicino è sempre più verde;

-se l’alba verde a te apparirà da questo lato il vento arriverà.

-Ogni tazza di tè rappresenta un viaggio immaginario. (Catherine Douzel)

-Ruba tutti i colori del mondo e dipingi la tela della tua vita eliminando il grigio delle paure e delle ansie.Abbandona i tuoi vecchi abiti mentali e vestiti di allegria. (Omar Walworth)

CREDENZE POPOLARI:

-Una delle superstizioni marinare note e diffuse tra i marinai di tutto il mondo: Il colore verde a bordo. Si dice infatti che indossare indumenti verdi o portare oggetti di questo colore in barca porti assolutamente sfortuna. Le ipotesi più accreditate sono due. 
Secondo la prima teoria il verde porta sfortuna in barca poiché un tempo gli ufficiali di Marina che morivano, venivano bendati e portati a casa solo dopo molto tempo, quindi ammuffiti, cioè ricoperti di muffa verde. Per l’altra versione invece, questo era il colore della muffa o dell’ossido che si poteva formare sul legno o sul metallo delle navi, materiali con cui venivano costruite tutte le parti, scafo e albero incluso. Inutile spiegare quanto potesse essere rischioso scoprirne delle tracce in navigazione, magari ben lontani dalla costa.


-Lo smeraldo deve il significato del suo nome dal termine greco “smaragdos”, pietra verde. Anche il questo caso è il colore che lega la pietra al suo significato. Fin dai tempi più remoti, a iniziare dall’Antico Egitto, era ritenuta la pietra della saggezza e della conoscenza segreta, in grado di rivelare il futuro e di proteggere da incantesimi e sortilegi. Anche per questo si credeva che fosse in grado di migliorare la vista: si narra che Nerone guardasse i giochi all’interno del Colosseo tramite una lente verde di smeraldo e secondo Plinio, era sufficiente fissare uno smeraldo perché gli occhi affaticati fossero freschi e riposati. Gli smeraldi erano molto apprezzati anche dagli Egizi per cui il colore verde era simbolo della rinascita, della primavera; anche in India circolavano credenze sull’uso dello smeraldo. Qui si credeva che indossare un anello con smeraldo sul dito medio aiutasse a sviluppare la memoria e l’eloquenza. Anche in Occidente era ritenuto un amuleto molto potente e si diceva che aiutasse le partorienti.


-VERDE: Il verde è il colore più adatto nei rituali di guarigione, o denaro, in quanto nasce dall'unione del giallo (colore della materia) con il blu (colore di attrazione). Può, dunque, essere usato per attrarre benefici fisici e materiali. Verde e marrone sono anche i colori della terra e della natura, che sono appunto le principali creazioni materiali delle origini. È quindi anche un ottimo colore per ottenere serenità e stabilità interiore.

-GRIGIO: È un colore decisamente pericoloso. Sta fra il bianco e il nero, colori che rappresentano la materia (il visibile) e l'antimateria (l'invisibile). In quanto tale è dunque il colore che sta in bilico fra vita e morte, fra luce e buio, fra visibile e invisibile. Esso si può dunque definire il colore dell'anarchia, in quanto vive in quelle fasi prive di leggi precise. Si dice infatti che giorno e notte, luce e ombra, vita e morte, abbiano sempre dei guardiani che si alternano per regolare le leggi di quel mondo a cui appartengono, (ad esempio mondo della notte, mondo del giorno, della luce o del buio). Il grigio rappresenta dunque l'unica piccola fase in cui i guardiani e le leggi sono assenti e quindi è il momento in cui non esistono protezioni o difese. Il grigio è dunque il colore della malattia, dello sconvolgimento, del caos, dell'anarchia. Con il grigio si può far ammalare qualcuno o indurlo a follia, o addirittura farlo cadere in un forte stato di depressione e apatia. È il colore tipico dell'aura di chi sta fra la vita e la morte, delle larve astrali e spiriti inquieti (che stanno appunto fra il mondo terreno e quello spirituale).




giovedì 17 novembre 2016

STEP 07: GRIGIO TÈ VERDE NELLE ANIMAZIONI


I colori assumono un'importanza straordinaria, assumendo ruoli impliciti, ovvero sono in grado di influenzarci senza rendercene conto. Uno degli esempi emblematici è quello all'interno del cinema, non solo riguardo agli elementi cromatici nelle locandine pubblicitarie del film, ma anche a livello di tonalità nei frame della pellicola. Queste tendenze di  colore sono in grado, insieme all'addizione dei suoni, di creare atmosfera e generare stati d'animo nell'audience, così da coinvolgerla nella realtà fittizia e generare sentimenti pari a quelle dei personaggi(posso generare suspence, felicità, terrore, e così via). Il grigio tè verde non è volutamente utilizzato, ma sono presenti colorazioni molto simili.
È possibile ritrovarlo ne:


TITANIC
18 novembre 1997, James Cameron









BLACK HAWK DOWN
2001, Ridley Scott










MATRIX
1999, Lana Wachowski, Andy Wachowski

Utilizza una combinazione di colori verdi
per simboleggiare la natura computerizzata
del film






INCEPTION
24 settembre 2010, Christopher Nolan















THE ROYAL TENEBAUMS
2001, Wes Anderson












LOST(episodio 10)
2004-2010, J. J. Abrams, Damon Lindelof, Carlton Cuse, Jeffrey Lieber















LANTERNA VERDE
2012, Sam Liu, Rick Morales





Una delle curiosità riguarda i film riguardanti i cyborg oppure ambientati in un futuro tecnologico, che utilizzano i colori grigio e verde per rendere più realistico il film.